Processo di sviluppo
Per il processo di sviluppo, il team ha deciso di utilizzare un approccio SCRUM-inspired. In particolare, SCRUM e un framework di sviluppo software agile, iterativo e incrementale, che consente la gestione dello sviluppo del prodotto.
Precisamente, tale processo prevede di:
- effettuare un meeting iniziale in cui redigere un product backlog e definire un primo sprint organizzativo;
- utilizzare sprint corti, con l’obiettivo di ottenere ad ogni sprint dei risultati “tangibili”, ossia con un valore per gli stakeholder;
- fare meeting frequenti ed a inizio/fine sprint, realizzando uno sprint backlog per mantenere traccia dell’organizzazione dei lavori.
Nel nostro caso, il primo sprint si è concentrato sullo studio di quello che è lo stato dell’arte relativo alle serre automatizzate e allo studio del dominio dell’applicazione, ossia alla realizzazione delle interviste con il committente, che per il relativo progetto è stato simulato, ed a partire da queste la redazione di tutti gli artefatti necessari all’analisi del dominio emerso (di cui si parlerà con maggiore dettaglio nei successivi capitoli). Tale sprint, essendo quello iniziale, è di fondamentale importanza per la realizzazione del progetto, è stato svolto in modo collaborativo da tutti i componenti del gruppo.
A seguito del primo sprint, il team ha deciso di suddividere il lavoro da svolgere in quattro parti principali, rappresentante ognuna uno sprint diverso:
- implementazione del sotto-progetto comprendente Arduino, la gestione dei sensori e del modulo ESP;
- implementazione del componente che svolge il ruolo di Server dell’applicazione;
- implementazione del Client Desktop;
- implementazione del Client Mobile.
Infine, dopo la prima release dell’applicazione è stato fatto un’ulteriore sprint di ottimizzazione e miglioramento del sistema realizzato.
In totale, considerando anche lo sprint di avviamento sono stati effettuati sei sprint.